Mentre la realtà sembra imbizzarrisi in direzioni che non avrei mai creduto possibili, mi ritrovo, sveglio dalle 4.30 di ieri mattina, a fare questo post. Dopo molto tempo. Quando invece dovrei dormire almeno quelle tre ore prima di andare a lavurà. Per scrivere che forse ricomincio un pò a fare delle cose che facevo prima della pandemia tipo
- suonare
- organizzare concerti e suonare con amici che viaggiano da lontano (in questo caso da Alicante, Spagna),
- fare un flyer con photoshop riciclando la grafica della maglietta del tour fatto assieme all’amico spagnolo sopracitato nel 2018 (la fantastica arte è di Klaus Koti aka O Lendario Chucrobillyman)
- metterla sull’internet!
Mi chiedo a cosa serva veramente e forse è, alla fine, solo una maniera per dire “esisto!”
Da un pò di tempo penso che tutta questa insistenza di comunicare tutto quello che uno fa mi ha rotto le scatole. Le energie spese per scrivere su un social media non sono retribuite da mr. Zukemmbergghe, e in ogni caso il gioco non ne vale la candela.
A me in fin dei conti interessa suonare, non tanto fare un business qualsivoglia. Sarebbe figo che il lavoro stesso di suonare fosse sufficiente a dare da vivere, tant’è che anche il tempo libero diventa merce su Instagram.
La reiterazione di abitudini “comunicative” come riempitivo giornaliero, non necessita veramente di parola scritta per attuare la sua pervasività. Basta l’immagine, e per me va benissimo! Infatti se proprio devo scrivere qualcosa, con urgenza di comunicarlo al mondo, è meglio che io lo scriva qua, sul mio vecchio caro noblog.
Ecco cosa devo dire: che faccio due concerti alla vecchia (si!!! con gli amplificatori e tutto!!!) assieme a quel pazzo fuorioso zingaro sempre col culo de fora di Nestter Donuts in due posti entrambi storici per me, Il Rivolta a Marghera Sabato 9 Ottobre e Il Drunken Duck – Il Birretto a Cittadella Domenica 10. Nel primo esordivo nel mondo del punk rock a 15 anni con gli Yellow Stonex (il Rivolta era ancora nella sede dall’altra parte della strada), nel secondo non ci sono mai stato ma è la birreria che ha aperto a Cittadella il Facca, amico fraterno in tante scorribande monobanditistiche, anche oltralpe, ex videomaker, ora professionalmente birraio (ma anche prima sbirrava a tutta forza nella sua Spilimbergo al Monsieur D)
Post weekend update: