Nelle ultime tre settimane in Brasile mi sono dedicato praticamente full time alla ricerca di vinili nei sebo (negozi di roba di seconda mano) a São Paulo, Curitiba, Porto Alegre e Goiania – rendendo le mie dita nere dallo sporco e imparando alcune cose della musica brasiliana. Insomma mi sono lanciato nell’esplorazione come un folle alla ricerca di tesori nascosti, sguazzando in mezzo a migliaia di dischi di ogni tipo, sia usati che vecchi e ammuffiti, in negozi e magazzini. A São Paulo ce ne sono tanti, con una concentrazione in Praça João Mendez in Centro, dietro la chiesa di Praça Da Se, non lontano da Avenida São João dove invece ci sono parecchi negozi di dischi veri e propri. Nella Galeria Nova Barão al secondo piano ci sono i miei preferiti: Big Papa che ha una buona selezione di blues e musica folk e The Record’s che è specializzato in punk rock (ed è anche etichetta di alcune ottime punk band cittadine, Futuro e Rakta fra tutte).
Ma la mia missione in queste tre settimane è abbastanza basica, cioè trovare almeno alcuni classici, tipo Raul Seixas, Ronnie Von e Tim Maja, e farsi un’idea della musica caipira brasiliana. In Brasile vanno forte la musica sertaneja, i duetti contry, le musiche della festa di São Joao, il forrò, la musica candomblè, la jovem guarda, la velha guarda, la bossanova, il samba de endereço, le colonne sonore di spaghetti western, l’ MPB, la tropicalia, roba jappo-brasileira, tedesco-brasileria, polacco-brasileira, tirolese-brasileira (se qualcuno trova un LP di Bob Nelson mi faccia sapere) tantissima roba italiana vecchia e un sacco di stampe brasiliane di roba major USA anni 50 fino agli anni 80. Poi hanno chiuso tutte le fabbriche di vinile e tutti sono passati al CD. Il Brasile ha avuto una produzione di dischi enorme fino agli anni 90 comunque, grande tanto quanto la creatività dei musicisti brasiliani che non si sono risparmiati nel mandare in stampa vinili. In ogni caso, trovare “Krig-ha, Bandolo!“ di Raul Seixas a 5 R$ non è stato facile ma ce l’ho fatta, il giorno prima di partire da São Paulo. Ne hanno stampate tantissime copie all’epoca ma è un disco talmente cult che ovviamente il vinile tenuto in buone condizioni può oscillare dai 70 ai 150 R$. Un LP raccolta di Ronnie Von invece l’ho trovata a Curitiba in un second hand shop un pò fighetto ed è l’unico disco che ho pagato addirittura 30R$. La prima traccia del lato A salta, tra l’altro!
Ovviamente in mezzo a tutta sta roba c’è un sacco di quella che in gergo è chiamata “merda”, tipo le migliaia di copie di Roberto Carlos che un paio di dischi in meno poteva anche farli. Però a volte, dopo aver rivistato per ore sotto a scaffali impolverati o ammucchiati per terra si possono fare degli incontri sorprendenti. Tipo “Cantos De Aves Do Brasil” di Johan Dalgas Frisch, bizzarra raccolta di field recordings di canti di uccelli brasiliani, registrato dal dott. Frish, ingeniere brasileiro col pallino degli uccelli, e anche dei pesci (ma per sentire il suono dell pesce Piararaba dell’Amazzonia bisognerà aspettare “Ecos Do Inferno Verde”, il suo secondo LP). Extremely Bizzarre Non-Music!
La mia copia l’ho trovata in un negozio di dischi usati in galleria in Rua Vinte e Quatro de Maio a São Paulo, poco lontano dalla famosa Galeria Do Rock, dove ci sono parecchi negozi di dischi tutti nello stesso posto. A Curitiba invece mi è piaciuto il sebo “Figaro” in Rua Lamenha Lins dove ho buttato un centinaio di R$ in amenità come il primo LP dei Los Pregoneros o “Oberita Correntina” di Coquimarola.
Nello stesso posto buoni avvistamenti anche sul fronte space-age con pezzi tipo “Fantastica” di Russ Garcia o “Taboo” di Arthur Russel (questo fantastico discone di exotica di gran classe l’ho trovato anche a Sao Paulo a 2 R$, ma molto distrutto).
Sicuramente però il posto più allucinante in cui ho messo piede è stato O Casarão Do Vinil alla Mooca a São Paulo. Letteralmente milioni di dischi buttati ovunque, al costo di 5 R$ l’uno con l’opzione “compri uno e guadagni un’altro” da ritirare nell’altro magazzino leggermente più piccolo a due isolati di distanza. Qui ho trovato parecchia roba di Lafayette, tastierista storico della Jovem Guardia-Tropicalia anni ’60-’70, presente in praticamente tutti i dischi di dei vari Roberto Carlos, Erasmo Carlos, Os Mutantes, etc. Lafayette ogni anno pubblicava uno o due dischi di canzoni di successo arrangiate per organetto Hammond. Ho trovato parecchi volumi, credo di essere arrivato al nr. 19.
Il posto era buio e umido, con un continuo movimento di dischi che venivano spostati a pacchi qua e là dai vari dipendenti del “negozio”. Ci son stato ore, entrando col sole ed uscendo col primo buio della sera. Mi sono portato a casa un sacco di discacci, dagli Iron Maiden (se trovi una stampa brasiliana anni ’80 di Killers praticamente nuova buttata per terra la lasci là?) a Nelson e Nestorzinho, il classico duo Caipira (country brasiliano). La musica Caipira è la vera sorpresa di tutta questa ricerca, perchè è un tipo di musica di cui non è facile trovare informazioni su internet. La Caipira autentica, il classico sound country brasiliano è viola caipira (chitarra acustica folk brasiliana) e duetto vocale maschile. Ci sono tantissimi di questi dischi ma pochi sono quelli veramente autentici, mentre invece non si contano i dischi di musica sertaneja tendente all’MPB anni ’80. Questione di gusti, probabilmente un giorno anche questo sound verrà rivalutato… come i dischi anni ’80 di Johnny Cash, coi rullanti midi e le tastierette Casio.
Ecco qua un po di copertine. Molti di questi sono adesso in fase di lavaggio – restauro nel negozio di dischi del mio amico Nello a Mestre – http://www.indie.it/ – alcuni me li tengo altri saranno messi in vendita per finanziare le prossime uscite di Wasted Pido. QUA la lista completa e QUA la lista su Discogs